Carissimi ragazzi,
dall’ anno prossimo non ci sarò più io a guidare questo straordinario Istituto, ma voi sí. Sono nella Scuola da 42 anni, forse di più, visto che mia madre era un‘insegnante. Ho visto tramutare sui banchi di scuola tante generazioni di studenti, ho sentito la loro gioia, il dolore, la rabbia, il sogno, la speranza e la disillusione. C’ è però qualcosa di trasversale ed eterno, di biologico e profondamente umano nei ragazzi. È l’inquietudine, la paura del futuro, il non sapere cosa si è e cosa si sarà. L’imperituro dubbio esistenziale è ciò che vi spinge a non restare soli, a cercare il gruppo, a confondersi con esso, a volte a scomparirvi, per non perdersi nelle proprie angosce.
La gioventù è bellezza e speranza. Nel corso degli anni ho letto l’ affievolirsi della speranza, in sintonia con una società sempre meno rassicurante, priva delle certezze che vivevo nella mia gioventù.
Il mondo adulto non sta facendo un buon lavoro, le generazioni successive dovrebbero avere più delle precedenti, in termini di valori, di pace e di giustizia sociale.
Ho cercato di fare la mia parte, sempre in buona fede e con onestà d’intenti. A volte posso esserci riuscita, altre no, saranno gli altri a giudicare il mio operato.
Cari ragazzi, nella mia lunga carriera ho ricevuto da voi solo cose belle e lezioni di vita.
Siete sempre stati il fulcro di tutte le mie azioni, il mio centro di gravità permanente.
Ho un messaggio per voi.
Non perdete mai la speranza, il fuoco delle passioni, le amicizie, quelle reali. State con la vostra famiglia, coi vostri compagni, abbiate fiducia nei docenti e nella Scuola.
Ogni tanto gettate via il cellulare e abbracciatevi, sorridete a tutti, spargete bellezza. La gioventù ha un valore immenso, una forza che non tornerà mai più, vivete la vostra stagione migliore, anche se non ve ne rendete conto, se pensate di avere mille problemi, se ora odiate tutto e tutti.
Gli anni vi insegneranno a guardare avanti, ma anche a voltarvi indietro, ripensando alla Scuola e ai ricordi che vi auguro tutti belli.
Io inaugurerò un‘altra fase della mia vita, ma Voi e la Scuola farete sempre parte di me.
VI raccomando di studiare, di formarvi, di essere tenaci nel perseguire i vostri obiettivi. Costa un po’, ma rende tanto.
Fate grande questa Scuola, questo Territorio e voi stessi, siatene orgogliosi e portatelo nel vostro animo, ovunque la Vita vi condurrà.
Con immenso affetto e riconoscenza.
Luisa Macario.